sabato 23 giugno 2007

I Sette Serpenti

Sui Sette Serpenti girano molte storie; i maghi li considerano alla stregua di complicati simboli alchemici, i tecnopreti di Babilonia pensano invece che essi nascano dalla mente umana. Infinite sono le dicerie che riguardano i loro poteri, la loro creazione, e infine anche la loro stessa natura. L'unica cosa certa è che essi si manifestano al mondo attraverso persone speciali, e che proprio tramite loro l'uomo ha accesso alla forza infinita del Mondo dei Sogni.

Una storia particolarmente affascinante sulla loro origine, quantunque forse totalmente fantasiosa, che si può leggere nel Liber Visioni Magii di Theofilus.
"Un tempo vi era il ghiaccio in alto e il fuoco in basso, e dal ghiaccio e dal freddo un fiume cominciò a scorrere verso il fuoco. Da questo si generò il movimento e vi fu il moto in mezzo all'immobilità: nacque un prima e un dopo, nacque il Tempo, padre di molti Dei. Sopra le acque si generarono il Cielo, tra le acque e il Cielo le acque ammassarono banchi di ghiaccio, che divennero terra, e sopra la terra nacque il mondo terrestre; sotto le acque si generò il Vuoto.
Allora sotto il Cielo il Tempo mise la sua tenda, e proliferarono le cose che sono nel mondo, mentre nel Vuoto nessuno voleva abitare. Tuttavia nel Vuoto nacquero i sogni, e i loro reami immensi, che dal Fiume di Ghiaccio stanno divisi dalla terra. E i grandi Dei di prima erano in pace.

Tuttavia nessuno poteva morire, e la morte era un sogno; si scendeva dalla terra attraverso il ghiaccio dentro ai sogni e il morire era come addormentarsi.
Il mondo dei sogni diveniva quindi sempre più grande, tanto che gli Dei temettero che ricoprisse ogni cosa. Allora alcuni Dei, col pretesto di riportare l'equilibrio, vollero possedere ciò che era e generava il Mondo, ma la loro brama rischiò di distruggere ciò che era e che generava il Mondo.

Il potere che aveva generato l'universo si divise nelle sue componenti essenziali, l'acqua nel Serpente della Luna, il fuoco nel Serpente del Sole, il tempo nel Serpente del Tempo, il vuoto nel Serpente del Vuoto, il cielo nel Serpente del Cielo, il sogno nel Serpente Dei Sogni. Essi non erano né esseri viventi né solamente potere ed energia, però avevano una mente: sfuggirono ai quattro angoli dell'universo e scomparvero.

Gli Dei temevano che il mondo sarebbe crollato su sé stesso, ma anche senza il potere dei Serpenti ciò che era creato rimase; tuttavia la corrente tra l'acqua e il fuoco si fermò, e il mondo sarebbe prima o poi morto, perché da mobile era divenuto immobile. Allora piantarono un grande albero al centro, Yrgradsill, su cui facesse perno il mondo. In quel modo il mondo Dei sogni e il mondo sotto il cielo erano congiunti: le radici dell'albero erano inmerse nel Cuore del Sogno e la chioma sosteneva il cielo, e ci si poteva spostare dal tronco sia in un senso che nell'altro. Così ancora la morte non esisteva.

Ma il mondo era divenuto da mobile immobile, e dal nulla nacque la Vecchiaia, e il Tempo scorreva inesorabile: niente più ritornava alla sua origine, la Ruota del Tempo era rotta.

Gli Dei decisero allora di creare la Morte, perché nessuno potesse tornare; nessuno si addormentava più quando era il suo momento, non scendeva nel sogno, ma scompariva dalla terra.

Però gli Dei conservarono la loro immortalità, andando ad abitare nel mondo del sogno, dove non vi era il Tempo.

Ancora oggi i sogni sono raggiungibili dal mondo terreno, e gli uomini impararono a sognare. Così impararono anche il potere: alcuni umani trovarono per caso i Serpenti che si erano nascosti, e divennero Dei a loro volta.

Gli altri Dei, comunque, avevano creato la Morte, e con essa il Dolore: intorno alle radici dell'albero i pensieri cattivi e la morte si raggrumarono, e si creò un altro serpente, il Serpente dell'Abisso, e laggiù tra le sue spire divenne il dominio del Nulla. Questo serpente non era come gli altri, e il suo cuore era malvagio. Per la prima volta vi era un male nel mondo più grande degli stessi Dei. Così ci furono Dei generati dai Sei Serpenti, e Dei generati dal Serpente dell'Abisso, e il tuono della guerra scosse l'universo.

Gli Dei reclutavano adepti per combattere anche nel mondo degli uomini, perché il mondo dei sogni e il mondo dei mortali era collegato dall'albero, ma un giorno scoprirono che erano proprio gli uomini con i loro sogni, in mancanza dei Serpenti che erano scomparsi, a mantenere intatto il mondo dei sogni, mentre l'albero reggeva l'universo. Se gli uomini fossero stati sterminati e il mondo di sopra distrutto, anche gli Dei sarebbero stati distrutti. Perciò vietarono che si combattesse nel mondo terrestre, e non usarono più il loro potere sulla terra. La guerra fra gli uomini però continuò.

Ma il serpente dell'Abisso era malizioso, e nulla gli importava se non fosse esistito più niente; egli viveva del vuoto e della morte. Per questo desiderava salire al mondo terreno, ma non avrebbe mai potuto, perché era stretto nelle radici dell'albero. Per questo si mise a morderlo, finché l'universo non crollasse: gli Dei combatterono aspre battaglie, finché gli imposero una briglia alle mascelle, e gli impedirono di mordere. Egli però cerca sempre di entrare nei sogni più oscuri degli uomini, perché essi siano suoi servi, e tradiscano gli altri uomini, togliendo a loro il desiderio di sognare e il loro cuore: così il mondo dei sogni scomparirebbe e gli altri Dei morirebbero, e il vuoto perfetto riempirebbe l'universo.

Ad ogni modo i Sei Serpenti, prima che alcuni di loro venissero catturati dagli uomini, dimorarono sulla terra per lunghi eoni, e mischiandosi con gli elementi terrestri generarono altri Serpenti, di potere minore, ma che avevano forza ultraterrena. Questi Serpenti esistono tra i mortali, nella fonte e nell'albero, e a volte nel cuore stesso degli uomini, dove si preservano dallo scorrere del tempo, perché esso è il luogo dei sogni. Così nacquero uomini che possedevano il dono, e le loro gesta sconvolsero il mondo. Da ogni parte essi sorgessero si scatenavano lotte e la guerra infuriava feroce, sotto le mura di Costantinopoli e all'ombra delle antiche porte di Illio, finché essi non si addormentarono.

Ma quando il Serpente dei Sogni tornò a camminare sulla terra allora si risvegliarono anche gli antichi Dei, e i Serpenti chiamarono alla vita ogni guerriero e ogni arma per contrastare la loro malizia, e sul mare infinito, nei deserti immaccolati, nelle foreste verdi e sulle montagne inacessibili, sotto le mura di città di uomini o nei reami che soltanto il sogno conosce, infuriò di nuovo la battaglia eterna: e coloro che brillarono più luminosi delle stesse Divinità furono chiamati EROI."


Molte cose misteriose accadono nel Mondo dei Sogni! Ma avevamo detto che neppure nel mondo della Veglia le cose erano così normali, e infatti ora andiamo a vedere cosa succede...

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