sabato 27 giugno 2015

Scrivere "bene", o almeno mediocre: la frase che vive!

Vediamo qualcosa sulla "tecnica" di scrivere: non che io sia un genio della parola, ma giusto per fare qualche esempio (certo, di qualche livello inferiore a gente seria, ma giusto per capirsi e lanciare degli spunti).

Assumiamo di dover descrivere, perché ce l'ha detto il medico, un mercante che vende stoffe in un ricco bazar di Istanbul, ma che non è proprio un tipo raccomandabile. Come si può fare?

Potremmo fare così:

"Il mercante aveva un aspetto grossolano e si industriava a illustrare la sua merce con altisonanti lodi e ammiccanti sorrisetti alle donne dal volto coperto che passavano di fronte alla sua bancarella"

Senza girarci troppo attorno, questo pezzo è decisamente brutto. Il nostro mercante è tutto fuorché "vivo".



Secondo tentativo:

"-Signore! Venite, venite al banco di Alim! Damasco prezioso, seta pregiata... per i vostri begli occhi, uno scialle con filigrana d'oro! - e le dita di Alim luccicavano di molti pesanti anelli, mentre agitava in aria le mani come un incantatore di serpenti"

Già meglio. Vediamo il mercante mentre compie un'azione, o meglio, due, mentre prima chiama (sentiamo per prima la sua voce e la nostra attenzione si rivolge da quella parte), poi notiamo il gesto mellifluo da incantatore delle sue mani che ci attirano, non senza scoprire la presenza dei grossi anelli sulle dita.

Tuttavia, cosa c'è di "untuoso e di grossolano" in lui, adesso? A meno che non si consideri il fatto che l'essere pieno di anelli indichi, senza dirlo direttamente, l'essere grossolano. Ma non possiamo aspettarci che tutti la pensino come noi.

Riproviamoci:

"-Venite, venite al banco di Alim! - si incurvò sotto ai soffitti di baldacchini la grassa voce, e molti occhi ambrati, da sotto i pesanti veli neri, volarono come farfalle in quella direzione -Damasco prezioso, uno scialle in oro! - esclamò dall'ombra della sua tenda Alim. Il suo grosso dente d'oro brillò mentre apriva alle donne un sorriso largo quanto la porta del mercato."

Per quanto mi riguarda, il pezzo ha tutto. Possiamo fare degli appunti sul fatto che ci siano delle sospensioni e delle parole in ordine "strano" (non voglio parlare di figure retoriche, rimaniamo terra-terra) e che non è facilissimo leggere la frase centrale. Si "inciampa" con l'occhio, quindi potremmo intervenire là. Per il resto siamo riusciti a inserire la reazione delle donne (di cui vediamo, ovviamente, solo gli occhi), abbiamo messo una "media" metafora (gli occhi delle donne volano come farfalle, e siccome le farfalle sono leggiadre e belle, lo stesso pensiamo degli occhi), abbiamo visto Alim con il suo sorriso largo e naturalmente falso mostrarci un grossolano dentone d'ore proprio al centro.

E notiamo l'insistenza della parola "oro" e del colore relativo (anche in "ambrato").

martedì 14 aprile 2015

Nuovi sistemi

Ciao a tutti! Ho notato che alcuni dei vecchi link ai miei racconti sono broken.
Siccome non vogliamo che questo ben di dio scompaia nel nulla, come lacrime nella pioggia, io e il buon John Magnum abbiamo fatto le pulizie di primavera.
E quindi di seguito ecco i nuovi link riassuntivi ai racconti!
Anzi no, è uno solo: un repository nuovo fiammante!


Rivediamo insieme le copertine (alcune, e noterete che alcune sono versioni alternative!)












martedì 7 aprile 2015

Un nuovo racconto, dopo infiniti mesi di morte... IL SIMULACRO DI AVORIO

Salve a tutti! Anche se sto parlando dall'altro lato dello spazio e so che a Huston ormai non c'è più nessuno che mi ascolta, sulla desolata Terra, comunque...
Un nuovo racconto.
Follia e stupore.
Ambientato nella mia "cara" Babilonia, ho finalmente deciso di saltare la barricata. Virtuale e metaforica. Siccome finora Babilonia era una location per i miei libri che si vedeva prima di sfuggita, poi in parte, poi rimaneva un monumento oscuro sullo sfondo... ma mal si attagliava con il resto dell'ambientazione... andiamo, una città sepolta su sé stessa, mentre altre città vivono sotto al sole? Perché la gente dovrebbe rimanervi nascosta? Io non lo so, quindi per non saper né leggere né scrivere ho deciso di rifare tutta la storia considerando Babilonia come l'unico setting.
Tutto nasce e tutto muore al suo interno, il suo ventre d'acciaio.
Secondariamente... un'occasione per vedere se sono in grado di scrivere ancora. Ho utilizzato nuove "tecniche" e ho studiato molto su come scrivere, allenandomi parecchio.
Vediamo cosa ne è uscito!

Ecco la copertina! 
E di seguito i link per lo scaricamento! Mobi e epub! Ringraziamo ancora il nobile Giovanni Magno che ha compiuto la magica trasformazione in esplosivi formati elettronici!