domenica 24 giugno 2007

La magia nel Tomotomopoppin

Ecco qualcosa sulla magia, tratta da: Safristus P., Prima lezione di Magia, Edizioni l'Arcano, Milano, 1987. Questo è un libro di testo che si utilizza comunemente nelle Accademie magiche Europee, e anche se un pò datato e molto scolastico, é comunque un buon inizio per capite la materia.

"Il potere magico deriva dai Sette Serpenti, qualsiasi cosa essi siano. Quindi anche la magia deriva da essi. A meno che i maghi non posseggano di loro il dono, sarebbe estremamente difficile poter utilizzare la magia, eppure essi lo fanno.

In realtà, come già si è detto, i Sette Serpenti possono vivere all'interno di qualsiasi cosa, dagli esseri viventi alle cose inanimate. E' proprio utilizzando questo concetto che i maghi fanno quello che fanno. Utilizzano quelle componenti magiche e quei materiali, nonché quegli esseri viventi, che hanno il dono, per produrre effetti 'magici'.

Gli esseri toccati dai Sette Serpenti possono a loro volta riprodursi, naturalmente, e benché originariamente debbano essere stati rari, hanno espresso il dono attraverso la loro specie, e a seconda del particolare dono, questo può trasmettersi più o meno intatto: come questo accada, è da lungo oggetto di studio dei maghi, e ancora non è stato risolto. Esistono quindi alcune razze magiche come la genia dei folletti, gli orchi, le fate ecc., che abitano in gran numero il mondo del sogno, e in minima parte possono penetrare anche in questo. Queste vengono utilizzate dai maghi in due modi: quelli che hanno pietà di queste creature usano soltanto un ciuffetto di pelo o polvere d'ala, i malvagi consumano l'intera creatura, uccidendola.

Grande importanza tra i maghi assumono quindi i Sognatori, in altri paesi chiamati Viaggiatori del Sogno, che un tempo venivano inviati nel Mondo del Sono a caccia di esseri fatati, ma che ora, grazie alla creazione di particolari macchine magiche e della tecnologia, possono portere nel mondo reale frammenti di sogno ed esseri che là vi abitano.

In particolari zone dove il mondo del sogno è particolarmente vicino a quello reale, come nelle foreste più profonde o sulle vette inaccessibili, o nelle profondità della terra, o ancora nelle cantine delle case antiche, questi esseri vivono abitualmente nel nostro mondo; vengono cacciati per il loro pelo, brina o polvere (ogni creatura produce un effetto diverso, a seconda della sua natura e del Serpente di cui è figlia).

Anche gli oggetti inanimati possono essere toccati dal dono, come si è detto; esistono così miniere 'magiche' che sono protette fino alla morte dalle famiglie dei maghi, e foresta sacre dove gli alberi non vengono abbattuti; infatti, e questo è un grande mistero, pare che i geni dei Sette Serpenti non siano trasmissibili nel mondo vegetale, rendendo questa risorsa non rinnovabile.

Sono invece molte le creature, a parte naturalmente gli uomini, a possedere il dono: i Bosfori sono animaletti dal pelo rossiccio, il cui ciuffo serve per ottenere incantesimi basati sul fuoco, mentre i Catoplebas hanno uno zoccolo, quello destro, che è indispensabile per castare la magia della trasformazione; la polvere delle ali delle fate viene impiegata per fare le magie del sonno, e una piuma di grifone è indispensabile per poter volare.

Per quanto riguarda il regno minerale, la polvere di Ametista magica serve per diversi incantesimi, tutti però che hanno il minimo comune denominatore di creare illusioni, mentre il tritume di Argento magico serve a distruggere i morti viventi, e quello di Ferro magico è importantissimo, in quando consente il lancio degli incantesimi che imprigionano i fairy.

La Quercia magica invece amplifica enormemente la portata e la potenza degli incantesimi, mentre l'Ebano può essere utilizzato per creare l'oscurità.
Un tempo, quando ancora esistevano i maghi malvagi, si compiva ogni sorta di male contro le creature del mondo dei sogni, e spesso venivano impiegate anche cavie umane, ma fortunatamente al giorno d'oggi queste barbarie sono per sempre concluse. Si dice anche che un tempo nel perduto continente di Atlantide e di Mu esistessero macchine portentose che consentivano l'accesso sempiterno al mondo dei sogni, e non solo, ma anche di plasmare la materia stessa di cui sono fatti i sogni, e compiere meraviglie incredibili: ma di questi miti non è rimasta traccia ai nostri giorni, e vanno considerati come leggende fantasiose.

Per lanciare incantesimi dunque il mago ha bisogno di tre cose: la componente magica, la parola, la forza di volontà. La parola consiste nel nome segreto del mago, e nella formula che attiva il potere dei Sette Serpenti contenuto nel componente: è un'applicazione lunga, costante, e dura, che porterà il mago a conoscere ogni cosa, ogni ingrediente e ogni formula, e a inventarne di nuove.

La forza di volontà è la quantità di potere che il mago può sostenere prima di esaurirsi completamente; il componente, tranne che nel caso di certi materiali che vengono disciolti nelle pozioni, o bruciati, non si consuma: la penna di un grifone posizionata su di uno strumento di volo non si consumerà mai, o se non dopo lungo tempo. Tuttavia non tutte le componenti sono uguali: certe creature sono più forti di altre, e le migliori sono riservate alle magie più potenti, e ai maghi più grandi. Ma a prescindere da quanto potere magico possa scaturire dal componente, anche il migliore non darà che mediocri risultati in mano a un mago mediocre, con poca forza di volontà.

E' infatti la forza del mago, contenuta nel suo nome magico, che gli consente di catalizzare il potere magico, e più grande sarà, più grande sarà il potere scatenato e più a lungo mantenuto, e maggiore il numero di incantesimi che un mago può scagliare.

Bisogna esercitarsi a lungo e con disciplina su questo, per far sviluppare la predisposizione di ognuno.

Naturalmente gli oggetti, come i bastoni, o i cappelli o simili, e tutto quello che un mago possiede, possono essere incantati tramite l'applicazione del componente magico; questi oggetti saranno molto utili, perché potranno, se opportunatamente lavorati, essere utilizzati senza pensiero di sprecare la forza dal mago, che ne avrà già infusa a sufficienza per un lungo uso. Sono di questo tipo per esempio i vari attrezzi volanti, le stoviglie che si lavano da sole, ecc., e certi antichissimi manufatti magici, alcuni dei quali, proprio per la virtù vivificatrice del dono, senzienti, che ancora al giorno d'oggi sono colmi di magia eterna e sono cimeli delle più blasonate famiglie di maghi, i cui poteri son miracolosi, e a stento replicati ai nostri giorni.

A tutt'oggi non è stato ancora possibile, nonostante migliaia di anni di studi, di riprodurre il potere dei Sette Serpenti in laboratorio, e nemmeno allevare coloro che lo possiedono, siano essi esseri umani o bestie."

Nessun commento: