sabato 3 aprile 2010

Weekly Update 2

Questa settimana parliamo del capitolo 31 dell'episodio 2.1.
In questo capitolo, intitolato "Oscurità", la nostra attenzione si focalizza su cosa sta succedendo sullo sfondo, cioè all'insaputa e alle spalle dei nostri eroi.
Quando ho cominciato a scrivere questo libro, avevo pensato se non fosse il caso di farlo in prima persona, cioè con un "io" narrante (che poteva essere Alice). Ma a parte diverse altre considerazioni che mi hanno fatto abbandonare questa idea (in poche parole, non penso che per un libro di questo tipo questo artificio possa funzionare) una in particolare può essere espressa in questa sede. Se avessi utilizzato un io narrante avrei avuto un solo punto di vista (o meglio, due: quello del protagonista e quello del lettore): non avrei potuto fare cose come si vedono in questo capitolo, dove vediamo all'opera alcuni personaggi minori, come Ghebers il segretario del Preside dell'Accademia della Magia, e i Sommi sacerdoti di Babilonia intenti a tramare contro i nostri protagonisti.
Queste scene dal taglio "cinematografico" (stile film di serie B, con dissolvenza tra le varie scene) sono possibili soltanto con una "cinepresa" montata molto in alto sopra il set e non certo piazzata dietro gli occhi di un singolo personaggio.
Ad ogni modo in questo capitolo ci sono due temi distinti: da una parte i tramacci di Saga, dall'altra quelli dei sacerdoti. Quindi da una parte le prime mosse dell'Accademia, dall'altra, a Babilonia, quelle dei "nemici".
Nell'Accademia, come si è visto soprattutto nel capitolo 28, le cose procedono sa sempre secondo un noioso tran tran; anzi, come ha modo in quel capitolo di notare Sendo, quando lui era (non più di tre settimane prima!) a scuola, c'era un certo andazzo, un certo modo di vivere, che era quello che noi, che siamo fuori dalla storia, descriveremmo come "tipica storia da light novel" con commedia scolastica.
Insomma, ragazze tsundere (Dorothy), i soliti antagonisti spocchiosi, un protagonista imbranato, magia e distruzione... ma ora per Sendo tutto questo suona quasi ridicolo: è un pò come se si stesse dicendo: "attenzione, questo libro parla di commedia scolastica, ma solo alla lontana... tutto questo è superato"!
Infatti adesso è arrivata Saga, una delle fondatrici dell'Accademia stessa, e vecchi motori e ingranaggi riprendono a funzionare. Il Preside, presentato brevemente come "un vecchietto un pò tonto" comincia a far vedere qualcosa di ben diverso sotto la scorza; personaggi apparentemente "piatti" non lo sono affatto. Tutto questo è spiegato e filtrato tramite la figura del vanaglorioso Ghebers: per Ghebers ci sono certi equilibri. Lui è il Segretario, gli altri no, lui conta, gli altri no. Tutto funziona all'interno del suo piccolo mondo, come egli lo ha creato e lo vede.
Ma ora tutto viene rovesciato: pesino Mirina, che lui ha sempre considerato come un impiccio, una sciocca che non sa vedere dove si può trovare il modo di appigliarsi per ottenere successo nell'Accademia, si rivela essere ben di più all'interno dell'economia dell'Accademia stessa. Si ribaltano i valori, insomma: prima, in una situazione "normale", Ghebers era in cima alla piramide, ora, in una situazione di pericolo, Ghebers si trova in fondo.
Ne è lapalissiana immagine la stessa Saga: è la maga più potente del mondo, ma ha un corpo da bambina!
Nella seconda parte invece vediamo per la prima volta gli altri Sommi sacerdoti, oltre al vecchio amico Reva. C'è una descrizione di ambientazione che ho fatto in un modo che mi piace particolarmente, ovvero con tutta una serie di rimandi e accenni a "cose informi", entità antichissime, costruzioni precedenti all'uomo scavate da profondità abbissali.
E' trasparente il riferimento al caro vecchio pulp degli anni venti, da Conan a Lovercraft. In questo contesto di mistero e sospensione strani figuri, tutti mascherati, sono messi in scena.
I Sommi sacerdoti portano tutti una maschera, di giovane (mentre quelli di rango inferiore da vecchio); questo perchè essi sono "rinati" al mondo come esseri nuovi (e quelli di rango inferiore sono "anziani" che stanno per rinascere con la morte). Ognuno di loro ha maschere diverse e ruoli diversi: sovrintendono alle principali funzioni della vita imperiale, anzi, della vita umana. Ve ne è uno del Sogno, uno della Morte, uno della Violenza/Guerra... sono fatti nell'ottica della cara vecchia caratterizzazione dei cattivi secondo i canoni dello shonen manga più rinomato (e ritrito).
Questa scena offre l'occasione per spiegare alcuni buchi oscuri nella storia, soprattuto integra la spiegazione di Saga nel capitolo 26 del perchè i nazisti si trovassero a Babilonia, perchè i draghi del giardino avessero attaccato i villaggi ecc. In quel capitolo Saga ipotizzava che cercassero semplicemente Abit e che non si fossero fermati davanti a nulla, neanche a un fatto che avrebbe senz'altro richiamato l'interesse di tutto l'Impero, ovvero la distruzione di un intero Giardino! In realtà si scopre che la situazione politica nell'Impero è molto complessa, e ci sono diverse fazioni all'interno che tramano le une contro le altre... un altro mistero viene quindi introdotto, che ci servirà molto più avanti per portare in campo un fantastico colpo di scena (e già nel capitolo 30 ne abbiamo visti di colpi di scena)!
Da notare quando si parla di Beherooz: questo figuro compare in un capitolo a parte nel primo volume, durante l'attacco dei russi a Thampsacus. Ma la lunghezza del pezzo lo ha condotto a essere tagliato nelle successive revisioni. Qui viene richiamato perchè comunque serve, ma in nota si spiega di chi si sta parlando, altrimenti sembrerebbe la citazione oscurissima di un personaggio dimenticato. La parte tagliata del libro è già stata precedentemente uploadata su questo blog diverso tempo fa, e la si può trovare nella sezione "download".