sabato 3 novembre 2007

Miyazaki: i lavori animati - Lupin e il Castello di Cagliostro

Primo film che vede Miyazaki come regista, prima che fosse fondato lo studio Ghibli, non ottene stranamente molto successo in patria. Tuttavia, dopo che venne presentato alla Mostra del Cinema di Venezia e ottenne il Leone d'Oro, allora il riflusso in giappone fu tale che è anche da questo punto che nasce il vero e proprio mito di Lupin III, altrimenti fino ad allora prodotto negletto di nicchia, senza molta fortuna. Risale al 1984 infatti il lancio della seconda serie animata ("con la giacca rossa").

Lupin e Gigen hanno ripulito il casinò di Montecarlo, ma ben presto si accorgono di essere stati ingannati: il denaro è tutto falso! Lupin pensa quindi di prendersi una rivincita contro i falsari che lo hanno giocato, e decide di andare nel paese di Cagliostro, rinomato per falsare denaro, paese che nessuno ha mai lasciato vivo.

A bordo della sua cinquecento parte con Gigen per questo fantomatico paese, e qui accadono alcuni fatti imprevedibili.

Si imbattono infatti con una ragazza vestita da sposa che sta fuggendo da alcuni loschi individui che non vanno tanto per il sottile, con mitragliatori e bombe a mano spianati. Lupin naturalmente non potrebbe mai lasciar correre una cosa del genere, e si lancia all'inseguimento. Salva la ragazza, ma non può impedire che subito dopo venga portata via dai rinforzi degli strani figuri. Lei però riesce a nascondergli in tasca uno strano anello con il sigillo della testa di caprone.

Lupin ricorda che molto tempo fa, quando era ancora uno "sbarbatello", aveva sfidato il potere di Cagliostro, me ne era uscito piuttosto malconcio, ed era stato salvato unicamente dall'intervento di una bambina e del suo enorme cane, che vivevano in una lussuosa e splendida villa in riva al lago dove sorge il tetro castello di Cagliostro. Quella bambina potrebbe essere ora la sposa.

In realtà Clarice, questo il suo nome, è l'ultima della branca "sana" della famiglia dei Cagliostro, e ora il malvagio conte vuole sposarla per riunire le due famiglie, e per portare a termine un oscuro proposito. Lupin decide di intervenire, e con l'aiuto dei soliti volti noti, Gigen, Goemon, Fujiko e dell'ispettore Zenigata riuscirà non solo a impedire il matrimonio e a smascherare di fronte al mondo i tramazzi di Cagliostro, ma anche salvare Clarice e scoprire un favoloso tesoro.

La 500 di Lupin III

Come mai Lupin III, ladro internazionale giapponese di origine francese và in giro a bordo di un'italianissima 500?

Pare che fosse la macchina di Yasuo Otsuka, produttore di diversi anime, e presente già nello studio Nichido, che un giorno sarebbe divenuto la Toei. Praticamente insegnò il lavoro a Miyazaki, e si trovarono anche per questo Lupin e il castello di Cagliostro. In realtà Lupin, nella prima serie, utilizzava una Mercedes Benz del 1923, ma che Miyazaki dichiarò "maledettamente difficile da realizzare". Tra l'altro Lupin è un ladro, e un modo per gestire l'"imbarazzo" di gestire un personaggio che non è proprio uno specchio di virtù, era quello di presentarlo come uno che non trae mai profitto dalle sue ruberie, e che si accontenta di andare in giro con un'utilitaria di bassa fascia. In più un uomo profondamente di sinistra come Miyazaki non avrebbe mai potuto far guidare al suo protagonista la macchina che era stata di Hitler! Per la precisione, Miyazaki a quei tempi aveva una Citroen 2Cv, che era un disastro di macchina: infatti sia nell'espidodio 23 della prima serie animata, sia nel lungometraggio "Il castello di Cagliostro" è presente una macchina di quel tipo, che va regolarmente in pezzi.

Commento alle "varie" edizioni italiane

A quanto è noto, esistono almeno due versioni diverse del doppiaggio italiano di "Lupin e il castello di Cagliostro": la prima prodotta per l'home video, la seconda per il circuito televisivo. In ordine di tempo viene per primo il doppiaggio del Gruppo Cetra, che è poi la versione vista in TV negli anni ottanta, e poi scomparsa. Il doppiaggio presenta delle voci non sempre azzeccate (anche se sostituire il doppiatore "storico" di Lupin delle serie animate con un altro non appare poi questa gran perdita...), ma la traduzione sembra molto fedele all'originale.

Per esempio non ci sono gli strafalcioni di cui è purtroppo imbottito il secondo doppiaggio, quello su VHS, che è stato per anni l'unico disponibile; due esempi: quando si sta per preparare il matrimonio tra Clarice e Cagliostro, viene chiamato il vescovo per celebrare. Invece nel secondo doppiaggio italiano diventa addirittura il Papa! Alla fine del film le acque del lago che circondano il castello di Cagliostro si ritirano, e sotto si scopre una grande città romana. Essa è appunto una città romana, e non Roma "in persona", come viene detto nel secondo doppiaggio!

E via di seguito. Da dire però che, nonostante il primo doppiaggio avesse qualche carenza per quanto riguarda la caratterizzazione delle voci, come traduzione era buona: è sconcertante allora notare che proprio mentre pareva che fosse stato fatto tutto giusto, proprio Fujiko viene ribattezzata come un'improbabile Rosalia! Perché?!

Sono i soliti misteri di adattamento e doppiaggio, nei meandri dei quali spesso in Italia ci si perde rovinosamente.