sabato 28 luglio 2007

Il mondo del Tomo: Paesi dell'Ordine Teutonico

Questa fascia di ducati che sorge nel pieno del territorio dell'Impero Russo furono fondati a metà del 1100 d. C. da alcuni cavalieri tedeschi teutonici, che essendo figli di secondo grado all'interno della rigida costruzione ereditaria germanica non potevano accedere all'eredità e alle terre paterne, e neppure ai benefici che l'Imperatore del Sacro Romano Impero Germanico poteva offrire loro, visto che non c'era posto per loro in mezzo ai vassalli di antica formazione.

Tali cavalieri si riunirono in una poderosa associazione guerriera, e cercarono fortuna a est, verso il nord: allora l'Impero Russo era in piena formazione, e non fu difficile impossessarsi di quelle regioni che ancora al giorno d'oggi controllano. Infatti questi paesi vennero riconquistati dopo le sfortunate campagne del '300 e del '500 che miravano a conquistare tutta la Russia, dalle quali i Cavalieri tornarono molto indeboliti. Prima, nel 1657, vennero invasi e conquistati dall'Heimskringla, e poi dai Russi nel 1875.

Ma la Rivoluzione di Ottobre del 1918 provocò un tale disastro e un tale sconvolgimento all'intero dell'Impero che i fuoriusciti teutonici che ancora formavano una congrega potente e ricca (le loro ricchezze infatti erano custodite in parte in Svizzera), e non avevano mai smesso di interessarsi agli affari politici del mondo per tornare in possesso del loro paese, rientrarono in gran segreto a Kalinigrad (la loro capitale) e diedero vita a un colpo di stato.

L'Ordine riuscì a sopravvivere alla Seconda Guerra Mondiale grazie all'aiuto nazista e ancora oggi costituisce una dolorosa spina nel fianco dell'Impero Russo. I Teutonici sono sprezzanti e feroci, e posseggono la tecnologia messa a loro disposizione dall'amica Germania; la maggior parte della popolazione vive sotto la soglia della povertà, specie nelle campagne, nelle quali si vive dentro a grandi case comuni con anche tre o quattro famiglie, e dove il numero e l'aggregazione sono le uniche possibilità di sopravvivenza contro i lunghissimi e rigidi inverni. Nelle poche città (Kalinigrad e Riga sono le sole degne del nome di città, almeno secondo il punto di vista di un europeo) si sopravvive grazie all'industria dell'acciaio.

Ai governanti sembra non importare del proprio popolo, e i nobili cavalieri passano il loro tempo a esercitarsi nelle armi e nel reclutamento di giovani atti a divenire parte dell'Ordine.

Il Gran Maestro dell'Ordine è anche uno stregone, a quanto si dice, e pare che possa entrare nei sogni dei suoi sudditi per controllarli.

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