sabato 28 luglio 2007

Il mondo del Tomo: il Regno di Numidia

Dal Marocco all'Algeria e alla Libia e alla Tunisia l'Africa del Nord vede il suo territorio riunito sotto una grande realtà politica, controllata da una minoranza di Sceicchi che abitano in fastosi palazzi ricchi di fontane e di oro, e da una maggioranza della popolazione che sono umili Berberi e Tuareg solitari del deserto.

La leggenda vuole che quando Didone venne abbandonata da Enea non fosse rimasta uccisa sul rogo, ma avesse effettivamente accettato la mano e il regno di Giurba. Da quell'unione tra fenici e numidi sarebbe nato il concetto di quel regno che la Seconda Guerra Mondiale contribuì a formare nei fatti, con l'appoggio di Nazisti e contro le mire dell'Impero Meccanico di Babilonia.

Il petrolio è la principale fonte di ricchezza per queste regioni, e tra le sabbie che raccontano di città dalle colonne di pietra che riposano inviolate dall'uomo cavalcano ancora i feroci Tuareg, gli uomini blu: essi non seguono nessuna delle grandi religioni monoteistiche, e neppure le blasfeme idolatrie naziste, o Babilonesi, ma hanno una forma di religione che nessuno conosce, e di cui sono gelosi custodi. Si sa soltanto che a intervalli regolari tutti si riuniscono dai quattro angoli del deserto e celebrano grandi festività sotto la luna piena, alle quali nessuno che non sia un Tuareg è ammesso.

Tuttavia essi tributano obbedienza assoluta agli sceicchi di Numidia; il nuovo regno era da poco nato che una marea di cavalieri dal kaftano blu emerse dal deserto, e si fece avanti il loro capo di fronte al Primo Sceicco della città Santa Rifondata, Cartagine la città millenaria, che fissava stupito quella scena.

E il capo dei Tuareg disse inchinandosi che tutto il suo popolo apparteneva ora al Primo Sceicco, e che era stato mandato dalle Profetesse dell'Oasi di Shura, e che così si doveva compiere il destino del suo popolo, come aveva detto la Vecchia Profetessa di Shura.

Nemmeno i più sapienti della corte dello sceicco sapevano che cosa e dove fosse questa Shura, e chi fossero tali sacerdotesse: tuttavia il Primo Sceicco accolse di buon grado l'offerta del capo dei Cavalieri Blu, che parevano in verità pronti a darsi tutti la morte se non fossero stati accettati come servi del Regno, e da quel giorno divennero l'arma principale e insuperabile di Numidia.

Anche se armati soltanto di cavallo e dotati di strani fucili dalle strane particolarità essi sono avversari formidabili, che conoscono ogni angolo del deserto; quando nel 1978 le truppe Babilonesi invasero la Numidia esse penetrarono fino a Cartagine, ma la guerriglia instancabile dei Tuareg, e la loro abilità tale da poter contrastare persino i giganteschi “Gilgamesh” furono la vera risorsa che respinse l'invasore, ancora di più che non l'aiuto nazista.

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