sabato 17 novembre 2007

Miyazaki: i lavori animati - Nausicaa della Valle del Vento

Il manga di Nausicaa vede per la prima volta la luce sulle pagine di Tokuma Shoten, nel 1983. E' il lavoro di una vita, durato ben 13 anni, che frutterà a Miyazaki nel 1994 anche il "Japan Manga Artist's Association Award". Nel 1984 il lungometraggio, che è anche il primo film in proprio dello studio Ghibli.

Il manga e il film sono due prodotti abbastanza diversi tra di loro; in entrambi la protagonista è Nausicaa, la principessa della Valle del Vento, un personaggio che non a caso porta il nome della celebre principessa dei Feaci, che nell'Odissea accoglie Odisseo naufragato sulla sua isola. Miyazaki rimase per sempre colpito da questa figura di ragazza così intelligente e libera, vissuta in un tempo così remoto, dove senz'altro era difficile vivere per una donna, e il suo pensiero romantico andò a cosa fosse successo, poi, dopo la partenza di Odisseo, cosa avesse fatto, se fosse stata felice oppure no.

La Nausicaa di Miyazaki conserva un pò di quello che è stat al'originale, la libertà, e il suo cuore puro. E poi però diventa un personaggio interamente "Miyaziakiano", come lo sono i paesaggi coperti di foreste misteriose, dove si agitano creature incredibili, le rovine coperte di alberi e le grandi e rugginose macchine volanti, e le persone e la guerra, la follia insana che sembra essere una cosa comune del nostro tempo come di quel lontano futuro. Un'umanità che sembra poco accorta, sempre violenta, ma ancora capace di amare se le si mostra la strada, e che soprattutto vuole sempre disperatamente vivere, è il vero protagonista di "Nausicaa della Valle del Vento", come di ogni opera di Miyazaki.

Così alla fine non esistono buoni o cattivi, ma soltanto uomini: e questo è tanto più vero in Nausicaa il manga più perfetto di Miyazaki, che contiene tutto il suo pensiero, tutta la sua ispirazione e la sua poesia. L'anime non è esente però da difetti, e per avere davvero la summa in animazione di Miyazaki bisognerà aspettare "Sen To Chihiro No Kami kakushi".

Il manga

Nausicca è la giovane quanto irruente principessa della piccola Valle del Vento, uno staterello satellite del regno di Tolmekia (o Torumekia), che sorge lungo i lembi del Mare della Putrefazione, l'immensa foresta fungoide velenosa che sembra ricoprire gran parte del pianeta. Più di mille anni prima il mondo come noi lo conosciamo è stato distrutto da un'immane guerra, dove le potenze del mondo, in particolare il tecnologico blocco asiatico, si scagliarono contro terribili armi, tra cui i terribili Soldati Invincibili, mostruosi giganti artificiali composti in parte di materia organica e mossi dal potere dell'energia atomica. Nei Sette Giorni di Fuoco la terra venne sconvolta e bruciata in un mare di distruzione, e l'ecosistema del pianeta venne per sempre sconvolto.

Gli uomini tuttavia sopravvissero, e cominciarono una difficile convivenza con quello che rimaneva della civiltà e del mondo, e la foresta tossica che crebbe tra le macerie, sviluppandosi in modo abnorme a causa delle radiazioni. Gli uomini non possono vivere in mezzo ai miasmi della foresta, se non tramite scafandri particolari, e ad ogni modo le creature che la abitano paiono del tutto ostili, e definitivamente letali, come gli insetti drago o gli Ohmu, i giganteschi custodi della foresta.

Gli esseri umani sembrano però non aver ancora capito la lezione, e una nuova guerra è all'orizzonte. Tolmekia scende in guerra con Dorok, il regno sacro retto dai sacerdoti e dal misterioso Imperatore che da centinaia di anni è rinchiuso nella sua tomba sotto la capitale. La Valle Del Vento viene chiamata alla battaglia dalla principessa Kushana, l'unica figlia dell'Imperatore di Tolmekia, e Nausicaa accetta di guidare i propri uomini nel conflitto. Tuttavia ben presto si accorge che il male non sta da una sola parte, come neppure il bene: dopo una rapida avanzata nel cuore di Dorok, i soldati di Tolmekia sono presi tra l'incudine e il martello, poiché quelli di Dorok hanno deciso di usare come disperata arma il Mare della Putrefazione stesso. Cercheranno di trapiantare nuovi funghi mutageni nel bel mezzo delle linee nemiche, portando la foresta velenosa proprio tra i soldati avversari, e useranno gli stessi Omhu per travolgere i nemici. Ma questo vuol dire provocare una nuova Grande Marea, come quella che devastò il mondo 500 anni prima, divorando ancora terra coltivabile e sana in favore della foresta radioattiva.

Non tutti i sacerdoti sono però concordi con questo folle progetto del Grande Sacerdote Mirarupa di Dorok; anche tra di loro, come tra quelli di Tolmekia, esiste una profezia che parla di "un salvatore vestito di blu che verrà camminando sul cielo" e salverà l'umanità. Questo eroe sarà Nausicaa. La ragazza dapprima aiuta Kushana, che scopre di essere stata mandata alla morte con i soldati a lei fedeli per favorire l'ascesa al trono dei suoi malvagi fratelli, poi si schiera dalla parte del popolo di Pejite, città spazzata via dalla furia tolmekiana, dove scopre un terribile segreto: esiste ancora uno di quei soldati invincibili che distrussero il mondo mille anni fa, e sia quelli di Tolmekia che quelli di Dorok cercano di impossessarsene!

Nausicaa però capisce che da questa guerra non usciranno né vincitori né vinti, ma soltanto la rovina per tutti: cerca quindi di fermare entrambe le parti in causa, cercando di portare la pace tra tutti i contendenti, ma anche tenta di mediare con le creature della foresta. Esse infatti si rivelano entità intelligenti, e custodiscono anch'essi un grande segreto. La foresta è certo nociva e velenosa, e nulla che non siano gli insetti mostro può vivere al suo interno, ma essa è anche un lascito degli antichi scienziati che distrussero il mondo tanto tempo fa. La tecnologia che creò i Giganti Invincibili creò anche la foresta, perché essa prosciugasse la radioattività dal suolo e purificasse il mondo: al centro della foresta, infatti, dove nessun uomo è mai andato, gli alberi si pietrificano e si riducono a sabbia, e su questa terra purificata sta risorgendo la natura.

Ma la vita forse non sarà per gli uomini: infatti nel pensiero degli antichi scienziati sarà un'umanità nuova a calcare la terra dopo che l'uomo di prima scomparirà, e questo segreto è custodito nelle profondità della Cripta Vivente di Dorok, dove le larve dei sostituti dell'umanità attendono di sostituirci.

Ma per Nausicaa, capace di gentilezza estrema e di compassione per ogni creatura, anche per il terribile Oma, il gigante invincibile resuscitato che si crede suo figlio, è capace anche di scelte estreme: è un terribile egoismo quello che mosse i creatori della cripta, perché se è deciso che l'uomo debba estinguersi per i suoi errori, ciò deve avvenire, e il futuro dell'umanità e del mondo sarà soltanto affidato alla speranza e alla capacità di cambiare e di amare degli uomini così come sono. Così ordina a Oma di distruggere la Cripta e gli uomini del futuro che non sono mai nati.

Così anche in questa opera, e forse soprattutto in quest'opera, Miyazaki affronta con insanabile conflitto il tema della lotta tra moderno e antico, dove per antico si intende il mondo naturale di una volta, e la natura in quanto tale, anche nella sua forma più estrema, quella che non prevede l'umanità. E come in Mononoke Hime, non si può ricomporre il dissidio: gli uomini hanno il diritto di vivere, nonostante tutto quello che fanno? La scienza ha veramente il diritto di fare e realizzare tutto quello che vuole? La risposta è che ogni giorno l'uomo deve guadagnarsi il suo posto nel mondo, e che la scienza forse non potrà salvarlo, né redimerlo, né giustificarlo, ma sicuramente quello che è stato fatto non si può cambiare, e quello che era, non torna più.

L'anime

La riduzione animata della storia di Nausicaa è profondamente diversa dal fumetto, non solo perché è per forza di cose la sua versione compressa e adattata ai tempi cinematografici.

Innanzitutto manca la varietà di personaggi del manga, e i caratteri principali che tuttavia non potevano essere rimossi sembrano in un certo senso mancare di qualcosa. Per esempio Kushana nell'anime, della quale non viene per nulla affrontato né soltanto accennato il dramma della madre e la tirannia dei fratelli e del padre, è un personaggio che dovrebbe ricoprire in teoria il ruolo di antagonista della protagonista, ma le motivazioni che la muovono appaiono come molto deboli. Personaggi come Yupa lo spadaccino e Kurotowa l'attendente di Kushana sono totalmente marginali, e mentre nel fumetto contribuiscono con le loro storie e il loro carattere a esaltare la storia e la complessità di fondo, a dare insomma "colore" e spessore alla trama, tanto da sentire come vivo il mondo di Nausicaa, nell'anime tutto questo viene a mancare; la stessa Nausicaa era esaltata nel suo carattere nel manga proprio dal suo incontrarsi/scontrarsi con gli altri diversi personaggi, ognuno con le sue caratteristiche peculiari, aspettative e il proprio mondo di vedere il mondo, e nella fattispecie gli avvenimenti che li vedono protagonisti, gli Omhu, la guerra, i tolmekiani o quelli di Dorok. Proprio il ricomporre le varie strade dei personaggi rende Nausicaa unica; ma nell'anime, essendo più poveri i caratteri dei personaggi principali e assenti tanti altri personaggi minori, ma fondamentali in questo processo, tutto il complesso risulta più povero, Nausicaa stessa meno caratterizzata e la storia in genere ne soffre.

Come nel manga Nausicaa parte alla guerra con Tolmekia e la principessa Kushana; tuttavia il piano di Dorok è molto più semplificato: non si parla di nessuna nuova Onda di Marea, ma semplicemente i soldati di Dorok tentano di travolgere le linee nemiche rapendo un cucciolo di Omhu, e attirando tutto un immenso branco di queste creature inferocite contro i soladti nemici. Il gigante invincibile viene risvegliato, ma si tratta soltanto di un mostro di carne semifusa che serve soltanto a portare orrore, e non ha alcun carattere. Nausicaa si destreggia tra tutti questi problemi, ma il suo obbiettivo principale appare essere soltanto quello degli Omhu; in realtà, pur cercando di salvare tutti, pare molto più propensa a schierarsi con le creature della foresta, che non con gli uomini. Non si fa nessuna menzione alla cripta e al futuro dell'umanità: anzi, viene fatto intendere che, se anche la foresta lascerà il posto alla natura incontaminata di una volta, forse l'uomo non sarà più in grado di vivervi, perché non più abituato a un ambiente puro e incontaminato.

In questo senso la dicotomia e l'opposizione tra mondo tecnologico e mondo naturale, in definitiva, tra due tipi di versi di umanità, nel film si risolve in modo più diretto, ma comunque in linea con il pensiero di Miyazaki: dalla guerra non viene nulla, infatti le situazioni iniziali prima della guerra sono di solito le stesse che si presentano poi, se non peggiorate, nessuno ci ha guadagnato, la tecnologia è un grande rischio, e, anche se gli Omhu sono visti come vittime della follia umana, in definitiva l'uomo deve difendersi da essi per sopravvivere, e in un certo senso un'azione violenta contro di loro quasi si giustifica. Ma alla fine è soltanto l'amore e il cuore di Nausicaa che ferma l'odio degli Omhu, non la forza (tecnologica, perlatro) del gigante invincibile, ed è del sangue degli Omhu che una Nausicaa trasformata in un angelo blu scende sospesa tra cielo e terra sui barbigli dorati delle creature, come un ponte tra esseri della foresta e uomini, e il loro futuro (sintetizzato dall'immagine del sorgere del sole in cielo dietro di lei). Infatti i titoli di coda scorrono sulle immagini di nuove attività e di un ritornare alla vita, di un impegnarsi per vivere da parte di tutti i personaggi.

Non a caso l'ultima immagine è il casco da aviatore di Nausicaa abbandonato nel deserto, vicino al quale è cresciuta una piccola piantina.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao! :-)
Ho trovato per il caso il tuo blog...
Finalmente qualcuno che scrive qualcosa non solo sui film di Miyazaki, ma anche sul suo (quasi) unico manga, ovvero Nausicaä.
Mi ha sempre un po' sconfortato vedere come molti dichiarati appassionati di Miyazaki si dimentichino questa che, secondo me, è un'opera fondamentale per capire il pensiero e l'estetica del Maestro...

Se ti va, puoi passare a dare un'occhiata al mio blog, dove parlo, tra il resto, di fumetti e animazione (soprattutto giapponesi):
http://magmell.splinder.com