sabato 22 dicembre 2007

Miyazaki: i lavori animati - Kiki, consegne a domicilio

Dopo aver visto i vari shojo anime e manga (Anime e manga destinate a un pubblico femminile-adolescenziale, con storie romantiche, ma spesso pesantemente tragiche, tipo "Lovely Sara", "Versailles no Bara" o "Candy Candy", oppure i più recenti "Mars" o "Nana") che giravano all'epoca, Miyazaki decise che le ragazze giapponesi si meritavano qualcosa di meglio, e decise di produrre questo "Kiki consegne a domicilio".

Sdraiata in un prato, presso il villaggio di Karikya, la tredicenne Kiki ascolta alla radio le previsioni del tempo, che annunciano sereno per i prossimi giorni. Subito la ragazza si alza e corre a casa, dove la madre, una stregha specializzata in filtri e pozioni medicamentose, sta producendo uno dei suoi ultimi intrugli assieme a una vecchia signora, Dora. Kiki annuncia a tutti la sua intenzione di partire per il "viaggio" quella notte stessa, visto che le condizioni del tempo sono buone.

E' usanza infatti che al compimento del tredicesimo anno di età le streghe della famiglia lascino la casa paterna e vivano per un intero anno in una città straniera; la madre di Kiki non appare molto convinta, e ancora meno il padre, che aveva già preparato con i vicini una gita in campeggio per il fine settimana.

Kiki è però irremovibile: tutto viene preparato, vengono dati gli ultimi consigli e raccomandazioni, il fido compagno/famiglio Jiji, il gatto nero parlante, cerca di prevenire ogni possibile danno che Kiki potrebbe provocare e finalmente, quando la luna è piena nel cielo, è il momento degli addii.

Kiki parte con la sua scopa volante ma subito lei e Jiji si imbattono in una tempesta, e la ragazza è costretta ad atterrare in un vagone merci fermo sullo scambio per passare la notte. Al risveglio scopre che il treno ha fatto molta strada... Kiki monta sulla sua scopa, e ben presto si trova a volare sopra l'oceano, e là davanti c'è una città. Buon posto per cominciare il proprio tirocinio da strega!

La città sembra bella e accogliente, e i passanti non sembrano dare alcun peso a una ragazzina volante con un gatto sulla spalla; in realtà Kiki si aspettava qualcosa di simile a un'accoglienza calorosa, ma nella città tutti badano ai fatti propri. Anzi, un poliziotto le dice senza mezze misure che è proibito volare in quel modo, e vorrebbe farsi dare le sue generalità per riportare il fatto ai suoi genitori, ma improvvisamente qualcuno grida: -Al ladro!-. Il poliziotto scappa via inseguendo il fantomatico ladro... in realtà Tombo, un ragazzino in biclicletta che passava di là, è l'autore del grido che ha salvato la ragazza: cerca di attaccare bottone senza troppi convenevoli. Vorrebbe saperne di più su di lei, non ha mai visto una strega in vita sua, ha una passione smodata per le cose volanti, e come fai a volare... ecc. ecc.

Kiki lo ignora, poi di fronte alla sua insistenza è costretta a ringraziarlo, anche se ferita nel suo amor proprio per la fredda accoglienza riservatale dalla città, e poi lo molla là, volando via sulla sua scopa.

Volando qua e là depressa a un certo punto atterra presso un negozio; c'è anche il problema di trovare un alloggio, e comincia a chiedersi se questa non sia dopotutto la città sbagliata. Dal negozio esce la proprietaria Osono, gridando dietro all'ultimo cliente che ha lasciato il giocattolo del suo bambino in negozio; Osono è incinta e deve mandare avanti la cassa da sola, come fare con gli alti clienti? Kiki allora si fa avanti, e si propone di restituire l'oggetto per lei. Dopo qualche tentennamento Osono accetta, e così per Kiki si profila la possibilità di trovare sia un lavoro, sia un posto dove stare.

Osono le propone infatti di fare le consegne a domicilio per lei, e lei le fornirà vitto e alloggio; Kiki accetta di buon grado, ma le consegne a domicilio non sono la cosa più semplice del mondo! Infatti alla prima consegna, un gatto di peluche da consegnare per una festa di compleanno, Kiki si schianta nella foresta, viene attaccata da corvi malvagi, e perde pure il pacco! Deve allora sostituire Jiji con il peluche, e cercare nel frattempo il vero regalo; nella foresta incontra Ursula, una pittrice solitaria, con cui fa amizia ( e che nella storia assume il ruolo della sorella maggiore).

Non solo, anche il ragazzo che l'ha "salvata" dal poliziotto, Tombo, scopre dove abita, e sembra interessato anche lui alla giovane strega... in breve Kiki si fa molti amici, però le cose non sono sempre facili: infatti Kiki a un certo punto perde i suoi poteri, non riesce più a volare e nemmeno a parlare con Jiji, che sembra diventato improvvisamente un gatto comune.

Soltanto quando Tombo si trova in pericolo mortale, durante il varo del nuovo dirigibile "Spirit of Freedom", riuscirà a riacquistare i suoi poteri. Alla fine nella casa al villaggio di Karikya arriva una lettera: "Papà, mamma, come state? Io e Jiji stiamo bene. Il mio lavoro procede bene e sto diventando sempre più sicura. Ogni tanto è dura, ma mi piace questa città".

Commento all'edizione in dvd

Questo anime ha avuto la "fortuna" di essere importato in occidente, ed è uscito in DVD sotto una nota sigla distributrice. Tuttavia, come al solito, ci sono molte cose di cui laganrsi riguardo a doppiaggioe adattamento.

Sostanzialmente si nota che il doppiaggio italiano (con voci per una volta "quasi" adeguate) è ricalcato dai sottotitoli e dal doppiaggio inglese, che sono, a dirla tutta, un abominio. Infatti come al solito ci sono intere parti riempite di dialoghi dove invece non ce ne sono affatto: una per tutte, la scena di Kiki che parte da casa, con il gatto Jiji, tra l'altro doppiato, da quel che sembra, da un tenutario di postribolo della Martinica, che continua a gridare nella notte per ore, mentre non un solo dialogo esce dalla bocca di nessuno mentre lei vola via oltre gli alberi... le traduzioni poi sono decisamente approssimative.

Invece, e qui sorgono altre importanti domande, i sottotitoli italiani sembrano non solo più conformi alla versione giapponese, ma sono anche palesemente tutt'altra cosa rispetto sia al doppiaggio italiano, sia a quello inglese, inclusi i sottotitoli di quest'ultimo! In pratica è come se fosse stata realizzata una traduzione in italiano dell'anime solo per i sottotitoli direttamente dall'originale, mentre per il doppiaggio si è presa la versione inglese! Visto che si era fatto lo sforzo per tradurre in proprio l'anime, perché buttare via tutto il lavoro, e usare la versione inglese?!

In sostanza quindi l'ennesimo pessimo lavoro, che non rende affatto giustizia all'opera di Miyazaki.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)