domenica 20 luglio 2014

Una recensione senza peli sulla lingua de "Lo Hobbit - La Desolazione di Smaug" - Seconda Parte (ma la desolazione è solo nel nostro cuore)

Torniamo ora ai nani che mentre si stanno riprendendo dal giro sul Colorado Boat incontrano il Robin Hood de noaltri, il beneamato Bard
Thorin è un vero Leader, uno che ci sa fare, decisionismo puro senza freni. Domanda per tutti i lettori, qual'è la prima cosa che chiedi ad un barcaiolo sospetto appena incontrato e di cui non conosci neanche il nome? Cibo, provviste e armi ovviamente!! E subito dopo rilanci con l'idea di essere contrabbandato illegalmente in città!!
Cambiamo scena e torniamo dai nostri amici elfi, di cui scopriamo la natura sempre più oscura. Il re è palesemente uno psicopatico, che tiene gli interrogatori nella pseudo sala del trono a cui fa partecipare il figlio psicopatico pure lui, più la super-elfa che entra subito in apprensione per la sorte del suo amato nano. Segue poi una raccolta di scontatezze direttamente dalla miglior scuola delle banalità che ci sia in giro, che si conclude con un guizzo di sana violenza gratuita da parte del re che sente il bisogno di aggiungere ancora un'ultima serie di banali idiozie.
Come era ovvio aspettarsi, la super-elfa plebea capitano delle guardie e fiamma del principe, ha impiegato circa 2 minuti per prendere la decisione di lasciare il suo posto e il suo dovere per correre a salvare un nano che ha conosciuto il giorno prima... tutto ciò ha incredibilmente senso... e il principe ovviamente deciderà di seguirla sbattendosene degli ordini del padre, ma soprattutto per placare la sua sete di sangue.

Ad ogni modo... l'Orco...aveste visto l'Orco! Sono proprio cattivi eh.. e ci tengono a far sapere agli elfe checche che li violenteranno tutti.

Gli orchi di Jackson spiegano agli elfi alcune cose sui loro piani: l'immagine è piccola perchè non vorrei offendere la sensibilità dei neonazisti in platea
E così, mentre a Mordor... no, scusate, nel reame elfico, si compiono le più efferate atrocità, nella città sul lago succede un altro film. Sì, passiamo alla rivolta sociale, al film di denuncia, alla spy story! Io ora mi pongo una domanda: era veramente necessario inserire il governatore squallido, il suo viscido secondo, la pseudorivoluzione proletaria? E un'altra domanda che mi viene di porre, ma secondaria a questo punto è: l'attendente del governatore passa il suo tempo al cancello a "bullare" i cittadini di passaggio o ha passato lì tutta la giornata solo per compere le palle a Bard? Ritengo più professionali i cattivi a contratto di The Expendables, che rovesciano i carri della frutta ai villici perché SONO CATTIVI.

In città scopriamo che il nostro Bard è per  l'autorità il pericolo numero uno, il grande sovversivo, il paladino dei giusti e degli oppressi, etc.... e per dare un sorriso a tutti facciamo entrare i nostri eroi prima dentro a barili pieni di pesci e poi direttamente fuori da una latrina, ovviamente per evitare la stretta sorveglianza del cattivo governatore. Se io fossi il governatore a questo punto impiccherei tutte le mie spie per le palle, perché nonostante avesse mezza città a sorvegliarlo Bard è riuscito lo stesso a far entrare in città illegalmente 13 nani e un hobbit. Altra piccola parentesi: dopo aver passato ore barili pieni di pesce e essere usctii da una latrina i nostri eroi devono amettere un profumo fantastico, di cui i membri della casa di Bard sembrano non accorgersi. Forse perché tutta la città puzza di pesce e merda?

Passiamo ora gli elfi-ninja, che dopo un breve quanto (come al solito) momento in cui si misurano le palle, ci tediano con un'altra badilata di banalità messe lì giusto per cercare di dare una qualche parvenza di tensione drammatica alla nosta super elfa. Con un risultato direi pienamente raggiunto.... Il povero Legolas cerca di spiegare alla nostra elfa che è una cretina e cerca di farla rinsavire, ma ovviamente voi pensate che possa prendere la decisione più sensata a questo punto? Noooooo, perché un ammmmore sterile e sconclusionato vale molto di più della sua posizione, della sua vita e del regno elfi ricchioni. E cerca anche di giustificare il tutto come una nobile crociata per la salvezza del mondo. A questo punto mi domando: Legolas si fa abbindolare come il pirla che è, oppure è semplicemente un nazista incrociato con un berserker di Khorne?

Propendo con la seconda.

Torniamo in città dove riceviamo un simpatico infodump dai villici, giusto per mettere sul binario giusto Bard e per ricordarci cosa sono venuti qui a fare i nani nel caso ce ne fossimo dimenticati. Ah, e per creare anche il solito inutile momento di tensione narrativa. Un piccolo appunto su questa parte: le spie del governatore non si sono accorte che Bard ha contrabbandato 13 nani e un hobbit fin dentro casa sua, mentre tutta la città ne era al corrente 5 minuti dopo grazie ai pettegolezze delle comari.

Una delle astute spie del governatore
Torniamo alla nostra allegra compagnia, che vistasi in difficoltà pensa bene introdursi nell'armeria cittadina e rubare le armi che gli servono. Direi che il regno di Thorin comincia proprio bene. Ovviamente a questo punto di mandi dentro con il gruppo che deve prestare più attenzione e ha il compito più delicato? Ovviamente l'unico membro ferito della compagnia che trovva altrettanto ovviamente il modo per fare casino. Ci sarebbe inoltre da chiedersi dove fossero tutte quelle guardie che sono sbucate 20 secondi dopo mentre gli stavano svuotando l'armeria sotto il naso. Altra cosa interessante è come i nani riescano sempre a finire arrestati e pure darsi arie in ogni occasione: direi che dichiararsi grande re sotto la montagna, chiamare in causa la profezia, etc perde un po' di valore dopo che sei stato appena arrestato mentre cercavi di inculare la robbaloro. E qui il nostro re mostra la sua grandezza cercando di intontire i poveri villici con un epico discorso... portandoseli tutte dalla sua parte per non si capisce quale motivo. Ma questo punto ci pensa subito Bard a congelare gli animi con un sano clistere di realismo. Bard, vecchio mio, secondo te la folla ascolterà una voce sensata, oppure le minchiate di un nano che puzza di merda arrivato da chissà dove?
No Bard, risposta sbagliata.

Thorin sventola quattro cambiali che puzzano di sterco di drago sotto il naso dei villici e quelli come zombie diventano subito i suoi lacché. Coraggio Bard, la prossima volta imposta la tua campagna elettorale sull'abrogazione dell'ICI, magari va meglio.

Il popolo, in verità, sembra molto, troppo contento di accompagnare fuori dai coglioni i 7 nani + 6 + 1 inutile Hobbit (ricordiamolo, sarebbe lui il protagonista: invece lo vediamo guardarsi in giro spaesato mentre Thorin si vomita scempiaggini addosso), tanto contento che appena svoltano l'angolo sputano in faccia al povero Kili rimasto a casa per un improvviso attacco di piorrea. Mi dispiace Kili, ma avevi il bollo scaduto.
Ora sono cazzi tuoi.

Ma noi ce ne fottiamo delle sequenze temporali e saltando di palo in frasca in continuazione come degli schizzati in crisi di astinenza dall'hashish andiamo a vedere le cose serie, la vera storia, il clou di questo film. L'arrivo alla montagna del drago. Sì, vero? Lo aspettavamo... e invece no: dopo due metri di sentiero di montagna li lasciamo lì per passare ad altro tanto non è mica la parte più importante del film questa. È estremamente più importate vedere cosa stanno combinando Gandalf e Radagast dall'altra parte del mondo, cioè nulla. Dopo una serie di epiche banalità Gandalf decide prudentemente di dare l'assalto a Dol Guldur da solo, ben conscio del fatto che ad aspettarlo ci potrebbero essere Sauron, i 9 spettri, l'orco più amato del nord e tutte le legioni del male. Ma lui è Gandalf, mica si preoccupa di queste quisquiglie. Ma della sorte di Gandalf a questo punto non ce ne freaga più un cazzo, perché è molto più importante vedere un gruppo di nani che si arrampica su per una montagna deserta. Io a questo punto sono un po' a corto di parole, peché non capisco se siano degli incompetenti o stiano seguendo qualche oscuro piano perché ce ne vuole a fare un casino simile con le scene e ammazzare sul posto ogni possibile coninvolgimento nell'azione. Volveno farci intendere che gli eventi stanno accadendo allo stesso momento? Ma perché adesso, quando per tutto il resto del film hanno completamente ignorato ogni forma di unità di tempo e azione?

A destra Aristotele dopo 1h di "Lo Hobbit" (per chi non lo ricordasse, questo signore ha scritto alcune righe circa l'unità di tempo e di luogo)
Torniamo ai nani e faccio loro i complimenti per avere delle difficoltà a trovare una scala enorme scolpita sul fianco di una statua di nano gigantesca che spicca sul lato della montagna come spiccherebbe un adoratore di Satana a un convegno di focolarini, una sorta di eco-mostro fantasy. Ovviamente a trovarla è stato Bilbo, giusto per ricordarci che esiste ancora e non è una decorazione dello sfondo. I nani cercano la porta e il nostro amico Balin pensa bene di dire nostri giovani virgulti che la porta è impenetrabile dopo che ci hanno sfasciato sopra le armi. Le cose non vanno bene e la disperazione impera, ma Jackson sembra ricordsi improvvisamente da che libro è tratto il film e che non il protagonista è Thorin, ma Bilbo: ed eccolo a risolvere la situazione! Grande Bilbo, se non c'eri tu il film finiva per fortuna qui, ma invece andiamo avanti! E Thorin, da vero figo, si pernde tutto il suo momento con la lunga scena contemplativa, come se la Luna stesse lì ad aspettare i suoi comodi.

Purtroppo per Biblo, quando ci sono da fare le cose più pericolose e sgradevoli, tutti si ricordano che esiste e quindi lo spediscono a pedate nel sedere a rubare la Arkenstone sotto al naso di un drago. Ma come Jackson ci ricorda ancora una volta, questa non è la cosa più importante del film: infatti lasciamo i nani e il povero hobbit per andare a vedere come sta Kili. Ammettiamolo, eravamo tutti in pensiero per lui e non potevamo più andare avanti senza sapere come stava.

(Sì, tu laggiù, in seconda fila: parlo con te. No, non puoi approfittarne per andare al cesso. Guarda che Jackson si incazza. Queste sono scene che fanno impallidire Dickens. No, se ti scoppia la vescica sono affari tuoi.)

Kili, sfortunatamente per noi, non ha ancora tirato le cuoia, e questo per la pessima mania dei cattivi di far soffrire a lungo le loro vittime con le cavolate più micidiali contro cui neanche un'aspirina può niente. Sarebbe bello se la scena durasse più del tempo che ci mette un topo a infilare la sua fetida lingua in bocca a Kili, giusto per vedere se così guarisce, ma la schizofrenia impera e come al solito dopo questa inutile e sconclusionata parentesi torniamo a vedere cosa stanno facendo Bilbo e i nani.
Una pagina dei bozzetti preparatori dello script de "Lo Hobbit"
Bilbo si appresta ad addentrarsi nella montagna, con la benedizione di Balin, dove un drago che mangia Balrog a colazione si nascone, ma come già detto prima questa è una vicenda di secondaria importanza, infatti passiamo immediatamente a vedere come vanno le cose a Gandalf. Non bene direi, visto che gli occupanti di Dol Guldur dopo aver giocato a nascondino per un paio di ore hanno deciso di uscire finalmente a fargli il culo. 
Grande scena di combattimento da Sauron e Gandalf, alta tensione, altissima direi, la palla si allarga(dai Gandalf ce la fai!), la palla si restringe (resisti!), si riallarga (ancora un piccolo sforzo!), si restringe (non mollare!), si allarga, si restringe, si allarga, si restringe, repeat.... wow, che tensione.... fino a che viene sopraffatto e con pura psichedelia Sauron appare! Pschedelico come non mai! Cosa ne sarà ora del povero Gandalf? bho, non ce ne frega più niente, è molto più eccitante vedere Bilbo camminare in un corridio vuoto fino alla camera del tesoro.

Ora qui comincia l'unica parte per la quale vale la pena di vedere questo film. Nulla da dire sull'incontro da Smaug e Bilbo, tranne il fatto che con tutto l'oro che è accumulato sotto quella montagna i nani si possono comprare il mondo intero almeno 5-6 volte. Ma Jackson può rimanere fisso su una cosa per più di 5 min? Ovviamente no e quindi ci spostiamo in città a casa di Bard, dove oltre a scoprire che Kili non ha ancora tolto il disturbo a questo mondo, scopriamo anche che il nostro contrabbandiere di nani usa l'ultima freccia nera per appenderci i prosciutti. Ora esula dalla mia comprensione perché senta il bisogno di tirarla fuori, uscire di casa per recarsi alla balista scatenando un inseguimento con le guardie cittadine (è interdetto a uscire di notte? c'è il coprifuoco? mah) per creare l'ennesimo inutile momento di tensione. Esula inoltre dalla mia comprensione cosa ci facessero proprio lì il governatore e il suo aiutante (andavano a puttane nei sobborghi?).

La tensione narrativa secondo Jackson: notare il sapiente uso del lilla
Jackson non vuole certo che ci dimentichiamo chi è il vero protagonista del film, quindi mentre Bilbo sta scappando da un drago enorme nel tentativo di recuperare l'arkstone e Bard rischia di finire impiccato in piazza, ci sorbiamo l'ennesima tirata esistenziale di Thorin che cerca di dimenticarsi di essere un idiota. Proseguiamo poi saltando di palo in frasca, da Bilbo, a Gandalf che è stato imprigionato e assiste alla partenza delle legioni del male, della banda di orchi che entra in città per prendere i nani che intanto se ne sono andati, poi di nuovo Bilbo e Smaug, poi Bard, etc. Un delirio. 

Comunque come al solito Bilbo e Smaug possono aspettare perché ora dobbiamo assolutamente seguire le vicende dei nostri amici nani rimasti in città. Ricordate la terribile banda di orchi entrata in città 5 minuti prima? Bene eccoli che rintracciano con somma maestria i nani e piombano in massa a casa di Bard! I nostri eroi sono spacciati ma ecco arrivare i salvatori: l'incredibile coppia di elfi-ninja? Guidati lì ovviamente dal profondo ammmmore della super-elfa per il suo beneamato nano. Dal canto suo Legolas può ora rifarsi della delusione amorosa macellando decine di orchi con trasporto.

A Legolas danno fastidio gli orsacchiotti di peluche: proprio non può sopportarli. Questo, in particolare, non lo aveva salutato
Dopo un veloce quanto intenso massacro arriva il dramma: cosa sceglierà la nostra super-elfa? L'ammmore impossibile o il dovere? Sciocchini, ovvio che sceglierà l'ammmmore, ma di questo già non ce ne frega più un cazzo perché di punto in bianco vediamo Thorin correre come un assatano per la fortezza nanica, ovviamente in pensiero per il povero Bilbo.... seeeee chi ci crede.... tanto è vero che appena lo vede è pronto a sbudellarlo per l'arkestone. Evviva l'amicizia. Intanto arrivano il drago e gli altri nani, che dopo 5 secondi di eroismo, decidono per una ritirata tattica. Ma come ormai è tradizioni di punto in bianco saltiamo di nuovo a casa di Bard per vedere come stanno andando le cose.

Infatti qui c'è il momento più alto del film, direi una "fase lirica", intimista, quasi "orfica", che il "Passero solitario" di Leopardi in confronto è la lista della spesa di un ciccione del Minnesota. Momento LSD in cui Kili scambia l'elfa che lo cura per la Madonna, al che ci auguriamo lasci perdere questo amore infruttuoso per fondare una una nuova religione (speranza vana temo).

Ma per i testimoni di Tauriel dobbiamo aspettare, perché quel ragazzaccio di Thorin ne sta per combinare un'altra delle sue. Non potendo nemmeno competere a briscola con il drago, decidono di vagare infruttuosamente per la fortezza cercando di sfuggire al drago, che ha un attacco improvviso di cretinite acuto e non si accorge che gli sono passati letteralmente sotto il naso. Ritorniamo da Kili che sta provando una nuova pratica all'avanguardi nella medicina alternativa, cioè dormire su un cuscino di noci scambiando languide occhiate con la super-elfa, sempre sotto l'effetto del LSD.

Ah!, l'amore! Come diceva Elio... "servi della gleba in una stanza, anestetizzati da una stronza".
Ma quanto mi ami Kili?
A Kili! E adesso ti mostro il mio paruolo...!
Torniamo da Thorin che ormai andato fuori di testa decide di uccidere il drago con qualche piano blasfemo non ancora presentato. Il drago è ancora sotto l'effetto delle cretinite e potendo uccidere i nani 3 alla volta salta qua e là e se li lascia sfuggire tutti. Un po' di tensione non guasta mai, peccato si di nuovo interrotta da un cambio di scena che ci porta a vedere cosa di bello stiano facendo gli orchi, che qualora ve lo foste dimenticato se ne sono andati dalla città con Legola (no, non è un errore, è la crasi tra Frociolas e Tegola: cioè cosa succede alla tua faccia quando fai incazzare Recchiolas. Come una tegola in faccia in un tornado) alle calcagna. Cosa possa fare il capo degli orchi con 2 scagnozzi contro un elfo che ha stermiato precedentemente metà della compagnia, non lo so, ma ci provano lo stesso. Legolas mette da parte la grazia che contraddistingue gli elfi e si lancia in una scazzottata con il capo degli orchi che ad un certo punto sembra stufarsi e molla lì tutti e se ne va. Ma ha sottovalutato Legolas, che dopo aver visto il suo stesso sangue sbrocca e si lancia all'inseguimento, il cui risultato viene ovviamente posticipato perché è ora di tornare alla montagna e dal vero protagonista di questa storia, cioè Thorin. Che finisce in bocca al drago ma purtroppo si salva anche questa volta.

Il drago è millenario, il drago non si lascia fregare: il drago spicca per le sue notevoli capacità intellettive e di autocontrollo

Ora comincia una sequenza di inseguimento con il drago che è ben fatta e divertente, peccato sia del tutto inutile come il piano per ucciderlo: accendere le forge, sogliere tonnellate di oro per fare una statua di 30 metri d'oro da sciogliere in faccia al drago per ucciderlo. Direi un piano geniale degno di Thorin. Peccato l'unico risultato si quello di farlo arrabbiare e dargli una bella placcatura in oro. 

Ma questo non è un film banale. No, nemmeno per un attimo. Perché Smaug ci delizia con una frase degna di "Avevi la pressione alta, Bennet!"
Si leva in volo verso la città e dice:  "ciò, tosi, io sono morte!".

E ora tutti in ginocchio e pregate, stronzi!

Il povero Bilbo fissa sconvolto la scena e mormora: "cosa abbiamo fatto?"

Non preoccuparti, ragazzo mio. Non è colpa tua. E' tutta colpa di quello stronzo mestruato di Thorin.

Cosa dire? Che rabbrividisco pensando al seguito.

Altre 3 ore di film per una battaglia tra l'orcobianco, un gruppo di orsi con il pelo dentro alla mutande, Thorin che se possibile diventerà ancora una checca isterica più di adesso e un drago che si farà inculare da un fesso come Bard e la sua freccia porta prosciutti.

L'unica cosa che veramente mi interessa, tuttavia, è: ma Recchiolas, raggiungerà o no l'orcoporco?!


CONCLUSIONI

Visivamente il film è eccezionale, eccezionali i paesaggi, eccezionali gli ambienti, eccezionali gli effetti speciali. Smaug è forse la cosa meglio riuscita del film.
A parte questo, il film è una sconclusionata accozzaglia di banalità, inutilità e cazzate da meritarsi il premio Cesso d'Oro.

L'ambitissimo premio


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